Andy Warhol alla Tate Modern di Londra: il museo d’arte contemporanea più visitato al mondo propone in video un tour virtuale, realizzato dagli stessi curatori della mostra Gregor Muir e Fiontán Moran, per raccontare le opere di Andy Warhol. La grande retrospettiva che la Tate Modern ha dedicato a Andy Warhol (Pittsburgh, 1928) è aperta al pubblico della rete: il museo londinese infatti ha lanciato un exhibition tour della mostra, guidato dai curatori e fruibile da tutti attraverso il video realizzato dalla Tate.
La mostra “Andy Warhol” raccoglie oltre 100 opere che raccontano l’intera carriera del padre della Pop Art, riflettendo su come la sua ricerca abbia influenzato non solo l’arte ma anche il pensiero e la società del suo tempo. Nato come Andrew Warhola, l’artista è cresciuto a Pittsburgh, figlio di emigrati da un piccolo villaggio dell’odierna Repubblica Slovacca. Il vissuto di Warhol, così come la sua sessualità, sono temi al centro della mostra, a partire da una selezione di disegni risalenti agli anni Cinquanta raffiguranti figure maschili. Queste opere si collegano concettualmente a Sleep, film del 1963
A condurre lo speciale tour guidato della mostra sono i curatori Gregor Muir e Fiontán Moran, che discutono di Warhol mettendo a fuoco particolari temi della sua vita e della sua arte: la condizione di immigrato, la sua identità LGBTQI, le sue riflessioni sulla morte e la religione. A questo link, il pubblico potrà esplorare biografia e carriera di Warhol attraverso 12 “sale”: Andrew Warhola, Sleep, Pop, The Factory, Silver Clouds, Exploding Plastic Inevitable, the Shooting, Back to Work, Ladies and Gentlemen, Exposures, Mortal Coil, The Last Supper. “Curare una mostra di Andy Warhol oggi significa confrontarsi con un mondo in cui ognuno ha una propria proiezione mentale dell’artista e della sua produzione”, spiegano i curatori. “Tutti ‘possiedono’ Warhol: è uno di quei rari artisti che trascendono il mondo dell’arte, essendo uno degli artisti più famosi d’America, se non uno degli americani più famosi d’America. Nel tempo, Warhol è diventato – ed è tuttora – un grande brand, ed è proprio quello che lui voleva”.