Pagamenti con carte di credito, taglio alle commissioni

Procedono le azioni del Governo per incentivare la diffusione dei pagamenti elettronici: il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto che prevede la riduzione dei costi di commissione per i pagamenti con carta. Il Decreto, recependo la direttiva dell’Unione europea sui servizi di pagamento nel mercato interno, prevede che fino al 2020 per le operazioni nazionali tramite carta di debito ad uso dei consumatori, i prestatori di servizi di pagamento possono applicare una commissione media non superiore al 0,2% del valore dell’acquisto. Dal 2021 invece per i pagamenti tramite carta di debito e prepagata, sarà applicata una commissione di 5 centesimi di euro per ciascuna operazione, a prescindere dal valore totale.

Il decreto prevede anche che, per i pagamenti elettronici di importo inferiore a 5 euro, la commissione interbancaria per tutti i tipi di carte sarà di importo ridotto rispetto a quelle applicate alle operazioni di importo pari o superiore a 5 euro. Infine, per assicurare maggiori tutele ai consumatori, viene ribadito il divieto di applicare un sovrapprezzo in caso di pagamento effettuato con POS.
Il provvedimento approvato, riducendo i costi delle commissioni, considerate l’ostacolo principale all’effettiva adozione del POS, spiana la strada al decreto che fisserà le sanzioni per professionisti, artigiani e commercianti che non accettano pagamenti con bancomat. Ad agosto il viceministro dell’Economia Luigi Casero ha preannunciato l’arrivo del decreto in tempi brevi, anticipando che saranno previste sanzioni di 30 euro per ogni pagamento elettronico rifiutato.  L’obbligo di dotarsi di POS, introdotto con la Legge di Stabilità 2016, è in vigore dal 1° gennaio 2016 ma è rimasto inespresso per la mancanza di un decreto attuativo che fissasse l’importo delle sanzioni per il mancato adeguamento.

redazione grey-panthers:
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