Lavoratori sempre più anziani: PIL e pensioni a rischio

Pubblicato il 12 Maggio 2025 in , da redazione grey-panthers
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Con milioni di lavoratori in meno sale la spesa previdenziale e assistenziale e cala il PIL, aggravandosi anche la sfida delle competenze

La popolazione lavorativa sta progressivamente diminuendo in Italia, impattando negativamente sulla crescita del Paese, con le imprese che devono anche affrontare la mancanza dil personale qualificato. In base ai dati della CGIA di Mestre, entro i prossimi dieci anni la popolazione in età lavorativa in Italia diminuirà di quasi 3 milioni di unità, una riduzione del 7,8% rispetto alla situazione attuale. Il fattore demografico si incrocia dunque con il veloce cambiamento determinato dall’evoluzione tecnologica e la conseguente necessità di aggiornare costantemente le competenze. E in questo contesto, le PMI sono quelle più penalizzate.

Calo demografico: impatto su PIL e pensioni

A livello di Province, la flessione più importante si verificherà a Nuoro, -17,9%, seguita da Sud Sardegna, -17,7, Caltanissetta, -17,6, Enna, -17,5, e Potenza, -17,3. Tra le province meno interessate dalla contrazione il report segnala Bologna, -1,4 per cento, Prato, -1,1 e, infine, Parma con il -0,6%.

Il Mezzogiorno, pur essendo particolarmente interessato dal calo demografico, potrebbe subire in misura inferiore i contraccolpi sul fronte occupazionale, perché l’alta percentuale di persone senza lavoro potrebbe consentire di colmare più velocemente questo divario.