La BCE finanzia le banche al tasso dell’1% Ci salverà dalla crisi?

Pubblicato il 8 Marzo 2012 in da redazione grey-panthers

Ammonta a 529,5 miliardi la richiesta da parte delle banche europee alla BCE nella seconda asta di finanziamento a 3 anni. L’asta Ltro (Long Term Refinancing Operation) si e’ chiusa, infatti, con l’assegnazione a 800 banche europee con un livello superiore ai 489 miliardi della prima asta del 21 dicembre scorso, a cui avevano partecipato 523 banche. Le banche italiane hanno partecipato alla seconda tranche del prestito triennale della Banca centrale europea per una quota superiore ai 100 miliardi di euro. Gli analisti si aspettavano richieste tra i 300 e i 750 miliardi. L’Eurotower si aspetta che la sua liquidità venga utilizzata dalle banche sia per sostenere le aste governative sia per allargare i cordoni del credito a famiglie e imprese, evitando cosi’ lo spettro del credit crunch.

La situazione è dunque la seguente:
– la FED stampa moneta e compra bonds americani e in parte ne fornisce in Europa dove la usano per comprare bonds di stati europei.
– la BCE stampa moneta e compra direttamente ed indirettamente bonds europei (tramite le banche europee a cui da liquidità all’1% se in cambio le comprano Bot, Btp, bonds spagnoli, portoghesi…).

La BCE, per statuto, non potrebbe comprare debito pubblico (“monetizzare” come si dice) dei paesi membri della UE. E allora come scavalca il divieto? Stampa moneta e la presta come liquidità a breve alle banche e in cambio loro acquistano BTP o Tresobonos spagnoli. Risultato: le aste dei BTP, Tresobonos e altri bonds greci, portoghesi ed irlandesi riescono a piazzare questi titoli di stato e tutti tirano un sospiro di sollievo.

L’asta Ltro risolve tutti i problemi?

Nel breve periodo l’operazione è geniale, allenta la tensione finanziaria e permette alla liquidità di affluire nel sistema. nel lungo periodo, però, ciò che conta è l’economia reale (produzione industriale, investimenti, occupazione, comunicazioni, innovazione tecnologica, ecc). Quindi, questo debito pubblico puoi spostarlo e muoverlo con tanti giochi di prestigio in giro per il mondo, farne comprare alle banche europee a tonnellate, dando loro in cambio moneta fresca fresca, appena stampata dall BCE… Però poi questi BTP, Tresobonos, Bonds belgi, portoghesi, greci sono sempre lì e le banche che se ne stanno ingozzando potrebbero avere difficoltà, oppure potrebbe partire l’inflazione. Solo le politiche di sviluppo reale, che la Commissione europea cerca di promuovere, ad esempio con Europa 2020, possono far uscire gli Stati dalla crisi. Il resto rischia di essere un’illusione.

di Fabrizio Spada
Rappresentanza a Milano