I vertici dell’Unione europea al G20 di San Pietroburgo

Pubblicato il 11 Settembre 2013 in da redazione grey-panthers

Un G20 ricco di soddisfazione e di fiducia per il futuro, che unitamente agli sforzi congiunti di tutti i venti paesi più industrializzati del mondo riuscirà a portare l’economia mondiale sulla strada della crescita con lo scopo primario di uscire dalla crisi internazionale.

Per l’Unione europea, al vertice che si è tenuto il 5 e il 6 settembre scorsi a San Pietroburgo in Russia, hanno partecipato il presidente della Commissione José Manuel Barroso e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy.

I leader del G20 hanno trattato importanti temi come l’economia globalee la necessità, prioritaria, ma non più importante, di investire nella crescita e nella creazione di nuovi posti di lavoro destinati ai più giovani.

L’Unione europea, da parte sua, ha sostenuto con forza l’urgenza di porre il tema della crescita e dell’occupazione sul piano mondiale al primissimo posto dell’agenda del vertice che, con l’adozione di un ambizioso “Piano d’azione di San Pietroburgo”, vuole trovare misure per una crescita forte, equilibrata e soprattutto sostenibile.

Barroso e Van Rompuy hanno preso atto che l’Unione europea si trova attualmente di fronte alla grande sfida globale della disoccupazione giovanile evidenziata dai circa 8 miliardi di euro investiti dall’Ue per il Youth Employment Initiative e dall’attuazione del programma Youth Guarantee – Garanzie per i giovani.

Proprio in questa direzione anche il commercio mondiale gioca un ruolo essenziale a favore sia della crescita dell’occupazione, favorendo sia gli accordi a livello bilaterale, regionale che globale, sia sulla lotta contro le misure protezionistiche con una più efficace attuazione degli impegni di Toronto ed estendendoli fin oltre il 2014.

Salvaguardare scambi aperti, equi e liberi è importantissimo per aiutare questa fragile ripresa economica a guadagnare velocità e mantenersi e assestarsi nel tempo.

L’obiettivo del G20 è stato anche quello di trasmettere un fortissimo segnale politico ai negoziatori che stanno preparando la riunione dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) che si terrà il prossimo dicembre a Bali, affinché sia possibile un accordo finale soddisfacente e imperniato sull’agevolazione e un maggiore sviluppo degli scambi commerciali internazionali.

Il vertice di San Pietroburgo, è stato un’ottima occasione per fare il punto della situazione su una moltitudine di materie e di argomenti, tutti importantissimi e ai primi posti delle agende politiche mondiali.

In materia di energia ad esempio, è stato importante fare progressi sia sulla progressiva eliminazione dei sussidi per i combustibili fossili, incorporando e incentivando così le politiche di “crescita verde” con l’utilizzo di programmi concreti e di riforme strutturali, sia sulla generazione di nuovi finanziamenti per una azione rivolta al clima, concretizzando un incentivo nella trasparenza dei mercati delle materie prime e in ultimo la promozione di investimenti nelle infrastrutture energetiche.

L’Unione europea ha mantenuto tutte le promesse e ha tenuto fede ai suoi impegni presi, con lo scopo di stabilizzare la situazione economica nella zona euro e di rafforzare ulteriormente l’intera Unione economica e monetaria.

di Fabrizio Spada
Direttore della Rappresentanza a Milano