Lo strumento europeo di microfinanziamento, braccio operativo della Strategia Europa 2020

Pubblicato il 11 Marzo 2010 in , da Vitalba Paesano

In un contesto di crisi economica e finanziaria, è particolarmente importante che le istituzioni europee intervengano per aiutare le imprese, specie sul difficile fronte dell’acceso al credito. La Commissione europea è in prima linea nel tentativo di promuovere strumenti concreti che consentano effettivamente alle piccole e medie imprese e alle microimprese di intraprendere quel processo di innovazione indispensabile per la loro competitività sul mercato globale.

E’ stato lanciato un piano di microfinanziamento finalizzato a garantire e agevolare l’accesso al credito da parte delle microimprese e delle categorie imprenditoriali più vulnerabili. La dotazione iniziale stanziata dalla Commissione è di 100 milioni di euro a cui, grazie all’intervento di istituzioni finanziarie internazionali come la BEI (Banca europea per gli investimenti) potranno aggiungersi altri 400 milioni di euro di finanziamenti nei prossimi otto anni. Se si pensa che circa il 99% delle nuove attività in corso di realizzazione è rappresentato da microimprese o piccole imprese – e questo vale in modo particolare per l’Italia dove gran parte delle attività produttive sono a conduzione familiare – si capisce l’importanza di questo strumento.

Il piano si rivolge, oltre che alle imprese, anche a persone in cerca di occupazione che hanno difficoltà di accesso al credito bancario tradizionale. Sotto questo profilo, svolge ,dunque, anche un’importante funzione di “inclusione sociale” in linea con la nuova strategia Europa 2020. A partire da giugno 2010, momento in cui lo strumento diverrà effettivamente operativo, gli interessati potranno contattare gli enti locali di erogazione di microfinanziamenti per le microimprese, quali banche, piccoli istituti di credito senza fini di lucro e istituti di garanzia. I finanziamenti stanziati saranno integrati con altri dispositivi esistenti, come ad esempio il Fondo sociale europeo (FSE), che sarà incaricato di indirizzare i microimprenditori e aiutarli nei momenti decisionali. Inoltre, il Fondo sociale europeo, è l’unico fondo strutturale in grado di concedere abbuoni di interessi a titolo individuale.

Ancora una volta l’Unione europea parte dal piccolo pur pensando in grande per realizzare obiettivi ambiziosi che richiedono una partecipazione coordinata con le parti sociali e la società civile. Il braccio operativo rappresentato dal nuovo strumento di microfinanziamento è la manifestazione concreta di una volontà reale e pragmatica, volta a superare le inerzie del passato.

Carlo Corazza

Direttore della Rappresentanza a Milano