Calcoli e rimborsi veloci con il 730

Pubblicato il 8 Maggio 2012 in da redazione grey-panthers

Pochi calcoli da fare e rimborsi fiscali veloci nella rata di pensione o sulla busta paga a partire dal mese di luglio.
Anche chi deve versare al fisco qualcosa può trovare vantaggioso il modello 730: evita di fare la fila per il pagamento delle imposte dovute, le quali vengono trattenute – anche a rate – direttamente sulla pensione o sullo stipendio.

E’ notevolmente facilitato chi deve presentare la dichiarazione dei redditi, perché ha la casa di proprietà o magari integra la pensione o lo stipendio con una collaborazione o un lavoro autonomo saltuario, oppure ha spese mediche o altre ricevute da scalare dalle tasse.

E’ l’unica possibilità, poi, offerta ai coniugi per presentare la dichiarazione dei redditi in forma congiunta, anche se entrambi sono pensionati o lavoratori dipendenti.

Per oltre 15 milioni di contribuenti, tra dipendenti e pensionati, il Modello 730 si conferma come valida alternativa al modello “Unico”, perché è semplice da compilare, i calcoli da fare sono pochi e la consegna al fisco viene fatta da chi presta l’assistenza fiscale (ci pensa il CAF).

Chi può presentarlo
La strada della denuncia fiscale tramite il 730 è aperta a molti, ma non a tutti. Riguarda i lavoratori dipendenti, i pensionati e chi percepisce redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (come i sacerdoti e i soci di cooperativa, di produzione e lavoro, di servizi o agricole) che nel 2011 hanno avuto, oltre al reddito di lavoro dipendente o di pensione, anche i seguenti redditi:

  • terreni e/o fabbricati;
  • di capitale;
  • di lavoro autonomo per i quali non è richiesta  la partita  Iva;
  • alcuni redditi diversi.

Il modello 730 può essere presentato anche da coloro che posseggono soltanto redditi di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto. In questo caso il contratto di collaborazione deve sussistere nel periodo compreso tra giugno e luglio 2012 e il contribuente deve conoscere i dati del sostituto che effettua il conguaglio.

Infine, può essere presentato anche dai lavoratori dipendenti,  pensionati e collaboratori che, pur non essendo obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi, ne hanno convenienza per far valere oneri deducibili o la detrazione d’imposta (spese mediche, interessi passivi, assicurazioni sulla vita etc.) che danno diritto al rimborso di parte delle imposte trattenute, dal datore di lavoro o dall’Istituto previdenziale.

Gli esclusi
Non possono utilizzare il modello 730 e devono quindi presentare il modello Unico 2012 coloro che
nel 2011  hanno posseduto:
–    redditi d’impresa  e/o di partecipazione;
–    redditi di lavoro autonomo con partita Iva (anche in forma associata);
–    redditi diversi, non compresi tra quelli indicati nel quadro D – righi D4  e D5 – (ad esempio proventi derivanti dalla vendita di aziende, dall’affitto o dalla concessione in usufrutto di aziende).

Niente 730 anche per i contribuenti che devono presentare la dichiarazione per conto di una persona
deceduta
; per i lavoratori domestici; per i contribuenti non residenti in Italia nel 2011 e/o 2012; nonché per i contribuenti che devono presentare una delle seguenti dichiarazioni: IVA, IRAP, sostituti di imposta (ad esempio venditori porta a porta).

Quando e a chi presentarlo
Mentre il termine di presentazione tramite l’ente pensionistico o il datore di lavoro scade il 16 maggio, la scadenza invece per presentare il modello tramite il Caf (Centro Assistenza Fiscale) è prevista entro il 20 giugno prossimo (le scadenze sono state recentemente prorogate).

Per quanto riguarda  le operazioni di conguaglio (addebito delle imposte dovute o accredito del rimborso spettante) vengono effettuate sull’importo dello stipendio a partire da luglio prossimo o nella rata di pensione tra agosto e settembre.

Andando al Caf è possibile ottenere anche il visto di conformità che  dà la certezza che i dati relativi
agli oneri deducibili e/o detraibili esposti nel 730 sono  conformi a quelli della documentazione fiscale.

Documenti da tenere nel cassetto
Non è più obbligatorio allegare alla dichiarazione dei redditi la documentazione relativa alle ritenute d’acconto, agli oneri, agli attestati di versamenti, ecc. Tuttavia bisogna aver cura di conservarla diligentemente almeno fino a quanto non è prescritto il termine entro il quale l’amministrazione finanziaria può richiederla: la documentazione relativa per l’anno d’imposta 2011 va quindi conservata fino al 31 dicembre 2016.

Il contribuente che, invitato dall’ufficio delle entrate, non è in grado di esibire la documentazione richiesta, oltre al recupero delle maggiori imposte è punito con la sanzione amministrativa da  258 euro  a  2.065 euro.

La scelta dell’8 e del 5 per mille
Insieme al modello 730 si deve consegnare al Caf la scheda per la destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille (mod. 730/1) anche se non viene espressa alcuna scelta.
Tutti i contribuenti hanno la facoltà di scegliere la destinazione di una quota dell’Irpef (l’8 per mille) a confessioni religiose o allo Stato, per scopi di carattere sociale, umanitari e religiosi.

Anche quest’anno è prevista la possibilità per i contribuenti di destinare una ulteriore quota del gettito Irpef (il 5 per mille), con lo stesso meccanismo simile a quello previsto per l’8 per mille, alle seguenti finalità:

  • sostegno del volontariato, delle ONLUS, delle associazioni di promozione sociale;
  • finanziamento della ricerca scientifica, dell’università e ricerca sanitaria;
  • attività sociale svolta dal Comune di residenza del contribuente;
  • sostegno delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.

La scelta va espressa, sia per l’una che per l’altra – obbligatoriamente per una sola istituzione – firmando l’apposito modello.

A cura di Gianni Tel, 50&Più

www.50epiu.it