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Cinema

Nel 1969, quando ero al liceo, il film La Via Lattea di Luis Buñuel mi ha fatto capire cosa può essere il cinema nelle mani di un poeta. Da allora mi occupo della “decima musa”. Ho avuto la fortuna di frequentare maestri della critica come Adelio Ferrero e Guido Aristarco che non mi hanno insegnato solo a capire un film, ma molto altro. Ho scritto alcuni libri e non so quanti articoli su registi, autori, generi e film. E continuo a farlo perché, nonostante tutto, il cinema non è, come disse Louis Lumiére, “un'invenzione senza futuro”. Tra i miei interessei, come potrete leggere, ci sono anche i viaggi. Lo scrittore premio Nobel portoghese José Saramago ha scritto: “La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna ricominciare a viaggiare. Sempre”. Ovviamente sono d'accordo con lui e posso solo aggiungere che viaggiare non può mai essere fine a se stesso. Si viaggia per conoscere posti nuovi, incontrare altra gente, confrontarsi con altri modi di pensare, di affrontare la vita. Perciò il viaggio è, in primo luogo, un moto dell'anima e per questo è sempre fonte di ispirazione.
Luchino Visconti

Ventitreesima lezione: Luchino Visconti – “Gruppo di famiglia in un interno”

I film di Luchino Visconti (1906-1976) hanno rappresentato la coscienza critica dell’arte cinematografica del secondo dopoguerra anche quando l’aristocratica freddezza del suo occhio disincantato ha fatto credere che prendesse il sopravvento in lui il lato estetizzante della sua personalità. «Aristocratico e comunista, realista e decadente, innovatore e conservatore: pseudo antinomie...
Paolo e Vittorio Taviani

Ventiduesima lezione: Paolo e Vittorio Taviani – “Allonsanfan”

Un regista in due persone: Vittorio (1929-2018) e Paolo Taviani (n. 1931). Di solito Paolo dirige le scene scritte da Vittorio e Vittorio quelle scritte da Paolo. Dicono: «Siamo fratelli, quasi coetanei. Stessa storia familiare, stesse esperienze culturali, ideologiche, politiche. Amministriamo la nostra affinità con cautela. Facciamo lo stesso tipo...
Federico Fellini

Ventunesima lezione: Federico Fellini – “Prova d’orchestra”

L’intera opera cinematografica di Federico Fellini (1920-1993) può essere letta in filigrana come un’estesa autobiografia. A tratti persino dichiarata e festosamente esibita. Sempre peraltro in chiave paradossale, sarcastica e iperbolica. Gusti, affezioni, simpatie e idiosincrasie percorrono come un filo rosso i film del regista riminese con particolare rilievo proprio negli...
Francesco Rosi

Ventesima puntata: Francesco Rosi – “Il caso Mattei”

Quando nel 1947, con il benestare del Pci che contribuiva anche al finanziamento della pellicola, Luchino Visconti si prepara a girare La terra trema chiama come aiuto registi due giovani sconosciuti digiuni di cinema: Franco Zeffirelli e Francesco Rosi rispettivamente di 24 e 25 anni. Rosi proviene da una famiglia...
Alain Resnais

Diciottesima lezione: Alain Resnais – “Mon oncle d’Amerique”

Siccome da piccolo era cagionevole di salute, il bretone Alain Resnais (1922-2014) piuttosto che giocare con i compagni all’aperto preferiva il chiuso dei cinema e dei teatri, tanto da maturare una precoce vocazione per la messa in scena. Vocazione che si realizza in una frequenza assidua delle sale cinematografiche e...
François Truffaut

Diciottesima lezione: François Truffaut – “Effetto Notte”

Compagno inseparabile di un’infanzia solitaria: questo è il cinema per il giovane François Truffaut (1932-1984), nato e cresciuto in un quartiere popolare di Parigi e in una famiglia disgregata. Tanto che non passa gli esami di quinta elementare, conosce il riformatorio, si arruola nell’esercito per la guerra in Indocina, ma...
Jean-Luc Godard

Diciassettesima lezione: Jean-Luc Godard “Passion”

Di famiglia benestante, Godard nasce a Parigi nel 1930, ma passa l’infanzia e l’adolescenza in Svizzera, a Ginevra, dove i genitori si trasferiscono a causa della guerra. Rientrato a Parigi nel 1948, frequenta alla Sorbona corsi di etnologia. Si lega in amicizia con André Bazin e François Truffaut, frequenta i...
Margarethe von Trotta

Quindicesima lezione – Margarethe von Trotta “Anni di piombo”

Nata a Berlino nel 1942, la regista arriva con leggero ritardo dietro la macchina da presa rispetto ai colleghi maschi del cosiddetto Nuovo Cinema Tedesco. E, in un primo momento, come aiuto e sceneggiatrice di Volker Schloendorff con cui all’epoca era sposata. Con Schloendorff gira a quattro mani il film...