A teatro, una grande Giulia Lazzarini ci riporta alle riflessioni di Basaglia

Pubblicato il 30 Novembre 2015 in , da redazione grey-panthers

Da mercoledì 2 a domenica 6 dicembre 2015 – al Teatro della Cooperativa di Milano
produzione Teatro della Cooperativa, in coproduzione con Mittelfest con il sostegno di Regione Lombardia – Progetto Next , con il sostegno della Provincia di Trieste
MURI-prima e dopo Basaglia
testo e regia Renato Sarti
con Giulia Lazzarini
musiche Carlo Boccadoro – scene Carlo Sala – luci Claudio De Pace

Premio Maschere del Teatro Italiano 2015, Premio Anima 2012, Finalista Premio Riccione per il Teatro 2009

Premiata nello scorso settembre con La Maschera del Teatro Italiano, come miglior monologo proprio per “Muri” ( ma altri premi, in precedenza: Premio Anima 2012, Finalista Premio Riccione per il Teatro 2009), Giulia Lazzarini compie “un piccolo miracolo di spontaneità ed emozione” portando in scena la figura di un’infermiera che, unendo alla lucidità la nostalgia “del poeta, quela che te sa tropo ben che non pol tornar”, riflette sulla sua esperienza prima e dopo l’arrivo di Franco Basaglia, quando il dialogo e il rispetto hanno preso il posto della violenza.

Giulia Lazzarini MURI bassaTrieste, 1972. Avevo cominciato da poco a fare l’attore in un piccolo gruppo teatrale quando la direzione dell’Ospedale Psichiatrico Provinciale ci concesse l’uso del teatrino situato nel comprensorio manicomiale. La condizione era che alle prove e agli spettacoli potessero avere libero accesso gli utenti. Tra questi c’era Brunetta, una ragazza lobotomizzata, che aveva marchiata sul volto tutta la violenza di cui le istituzioni sono capaci: pochi denti, occhi infossati, cicatrici sulla testa. Insieme a una parte del cervello le avevano tolto anche la capacità di camminare diritta e l’uso della parola. Ciondolava in avanti, tenendo le braccia a penzoloni, e si esprimeva a mugugni. Spesso si sedeva con noi alla ricerca di una sola cosa: l’affetto, che per anni le era stato negato, e ricambiava ogni nostra attenzione aprendosi in un sorriso che, nonostante fosse sdentato, era meraviglioso. Nel ’74 mi sono trasferito a Milano. Brunetta non c’è più da parecchi anni, ma i suoi sguardi e la sua storia fanno indelebilmente parte della mia. (Renato Sarti)

Teatro della Cooperativa (2/6 dicembre 2015)

SPETTACOLI:          feriali ore 20.45 – domenica ore 16

PREZZI:                intero 18 euro – ridotti  15/9 euro

www.teatrodellacooperativa.it  – Via Hermada 8, Milano – tel. 02.6420761