Effetto Jocker

Pubblicato il 4 Aprile 2011 in , , da Clementina Coppini

Come vorreste che fossero i vostri nipoti da vecchi? Pigri, pantofolai, egoisti, tutti richiusi in se stessi, moralisti e bacchettoni? Sporcaccioni che si fingono più giovani di trent’anni? Libertini? Oppure vi piacerebbe che fossero qualcosa di radicalmente diverso, qualcosa tipo dei saggi? Questa domanda me la sono fatta anch’io di recente. Perché? Semplice, perché mi chiedo cosa penserebbero, se fossero ancora vivi, i nonni di certi individui che si vedono in giro. Gente non che cerca di mantenersi giovane nella mente e per quanto possibile allenata nel corpo, cosa lecita e auspicabile, bensì che si ostina a non accettare l’evidenza del tempo che passa. Ormai il tempo non deve passare. Guai a lui. Dobbiamo essere sempre giovani, sempre ragazzetti.

Avete visto quella pubblicità di un’automobile in cui una giovane coppia è in visita con l’agente immobiliare in una casa? Lei entra in quella che con tutta evidenza è una cameretta dei bambini e dice a lui che le è venuta un’idea. Lui sbianca perché teme che lei voglia un figlio, ma la ragazza per fortuna spiega la sua bella trovata: vuole ricavare in quella stanza un grande guardaroba. Lui tira un sospiro di sollievo e parte lo slogan, che dice qualcosa tipo “c’è sempre tempo.” Sì, certo, questi adesso vanno in giro in macchina, poi a 45 anni si svegliano che è giunto il tempo di diventare genitori, non hanno subito il figlio e iniziano a scocciare il mondo intero con la loro ansia di maternità e paternità. E allora vai con inseminazioni e cure e quant’altro. Non potevano fare il figlio vent’anni prima e pensare al guardaroba dei loro sogni quando il ragazzo si toglieva dai piedi e andava all’università?

A parte che non si sa a che cavolo serva a costoro, che stanno nello spot di un’auto, un armadio grande come una stanza.

Al limite sarebbe più logico che pensassero a come allestire un garage. Comunque resta il fatto che ormai le fasi della vita sono ritenute procrastinabili, ma l’orologio biologico non lo è. Così capita sempre più spesso di avere il dubbio quale sia il ruolo dei due vegliardi che spingono la carrozzina o stazionano davanti alla scuola elementare in attesa dell’uscita del pargolo, se siano i genitori o i nonni. Ma questo è ancora il meno. Il vero orrore è vedere la televisione. Certi programmi di intrattenimento dovrebbero avere il bollino rosso, così almeno uno è preparato alla visione degli Zombi di Romero che infestano i canali televisivi, non solo in prima serata ma anche di pomeriggio. Altro che fascia protetta per i bambini: ci vorrebbe la dicitura “la visione di questo programma è consigliata a un pubblico dallo stomaco forte”.

Ma come fanno a presentarsi in pubblico conciati in quel modo? Le facce di quelli che si sottopongono alla chirurgia plastica si assomigliano un po’ tutte. Mi sono chiesta se tutti vanno dagli stessi chirurghi o se gli interventi estetici di tiraggio del volto tendono a uniformare i tratti. Provate a guardarli: la bocca si allunga verso le orecchie, gli zigomi si gonfiano in modo disumano, gli occhi si assottigliano fino a diventare fessure. Mettici sopra una cofana di capelli finti e l’effetto Jocker è servito. Se volete che i vostri nipoti siano dei bei vecchi, dovete cominciare a dare il buon esempio. Già sono circondati da un numero sempre crescente di morti viventi con la pelle inamidata dal botul e dal bisturi. Almeno voi cercate di evitare di assomigliare a uno dei troppi cloni del peggior nemico di Batman. Già questo è, in tempi oscuri come i nostri, un segno di saggezza.

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